Lo svezzamento vegetariano può essere seguito in tranquillità, basta attenersi ad alcune indicazioni per lo stile alimentare corretto.
In Italia l’adozione dello stile alimentare vegetariano (e in alcuni casi vegano) è ormai stabile da tempo, per questo sempre più famiglie si stanno approcciando anche allo svezzamento vegetariano. Dal rapporto 2021 dell’Eurispes emerge una tendenza abbastanza stabile con l’8,2% degli intervistati che ha adottato un regime vegetariano o vegano, mentre lo scorso anno la percentuale era dell’8,9%. Questo naturalmente per quanto riguarda gli adulti, ma quando questo stile alimentare vuole essere adottato fin dalle prime fasi di vita cosa bisogna fare?
Svezzamento vegetariano e rischi di carenze
Quando si parla di diete vegetariane o vegane può sorgere la preoccupazione di possibili carenze alimentari, nello specifico riguardo minerali e vitamine. Bisogna però fare una distinzione, come sottolineato dalle raccomandazioni per l’Unione Europea sull’alimentazione dei neonati. Nello specifico, infatti, bambini, neonati, ma anche donne in gravidanza o in allattamento potrebbero incorrere più facilmente in carenze alimentari.
Per questo motivo bisogna evitare diete rigorose, come quelle vegane o macrobiotiche. Più permissive, invece, sono le diete vegetariane visto che permettono l’introduzione di uova, latte e derivati di questi alimenti permettendo il giusto apporto di calcio e di vitamine del gruppo B.
Svezzamento vegetariano: ricette e raccomandazioni
Oltre a fare attenzione alle carenze alimentari, c’è anche un secondo scoglio da affrontare se si vuole seguire lo svezzamento vegetariano: le fibre. Per lo svezzamento a base di verdure andranno bene le pappe preparate a base vegetale, le creme di riso e di cereali e il classico brodo vegetale. C’è bisogno però di un ulteriore raccomandazione proprio riguardo alle fibre che dovranno essere ridotte. Gli alimenti eccessivamente ricchi di fibre non andrebbero, infatti, introdotti nella dieta dei lattanti prima del compimento del primo anno.
Per la frutta e la verdura valgono le raccomandazioni generali ed è bene ricordarsi che dovranno essere sminuzzati accuratamente o schiacciati in base al tipo di preparazione, in modo che il bimbo possa assumerli senza rischi. Inoltre, soprattutto per quanto riguarda i legumi, l’ideale è passarli con un passaverdura in modo da poter eliminare la buccia. La raccomandazione è di proseguire con la decorticazione dei legumi almeno fino ai due anni. Per lo svezzamento vegetariano lo schema da seguire è abbastanza libero con il consiglio di non attenersi a un vero e proprio calendario, ma seguire piuttosto la stagionalità delle verdure.